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• TEST • Vitro Cantus Rondò – Il canto dal vetro

Vitro Cantus, una frase latina che evoca sensazioni magiche, come magiche sono le sensazioni che si provano guardando, attraverso il vetro, il tenue e caldo colore emanato da una valvola accesa… Un fascino irresistibile, a cui pochi audiofili sanno resistere. Il ritorno alla grande delle valvole, oltre ad essere motivato dal loro suono, è anche dovuto a questa magia.

  • Prodotto e marca: Amplificatore integrato valvolare Vitro Cantus
  • Denominazione: Rondò
  • Origine: Italia
  • Prezzo: 1.320 euro (+ IVA)
  • Distributore: VITRO CANTUS – Via Colle Pretara, 55 – 67100 L’Aquila – Tel. 0862315399
    – e-mail info@vitrocantus.it

Caratteristiche dichiarate dal costruttore

  • Risposta in frequenza: 10 Hz ÷ 70 KHz ± 1 dB
  • Potenza: 10 + 10 Watt rms
  • THD: 1% a 7 Watt rms a 1 KHz
  • NFB: 5 dB
  • Circuitazione dual-mono
  • Stadio finale in classe A push-pull ultralineare, con bias automatico
  • Ingressi: CD/DVD, Tuner, Aux
  • Uscite per diffusori: 4 Ω e 8 Ω
  • Alimentazione separata per ciascun canale con filtro a pi-greco induttivo
  • Filamenti valvole sezione pre alimentati in continua stabilizzata
  • Contenitore interamente in alluminio satinato
  • Peso: Kg 9
  • Dimensioni: cm 25 x 15 x 23
  • Garanzia: 2 anni

L’Azienda

Vitro Cantus è una giovane azienda fondata il 22 dicembre 2005, nata per la coincidenza di più fattori, come le competenze scientifiche e tecniche del titolare (laureato in Fisica), la sua grande passione per l’Alta Fedeltà e l’elettronica, l’esperienza nel settore audio, l’amore per la musica classica e jazz, l’aver frequentato il conservatorio di musica A. Casella di L’Aquila, per lo studio del pianoforte…

In un certo momento tali competenze e passioni convergono verso la volontà di realizzare qualcosa che, in qualche modo, le contenesse tutte… Ed ecco Vitro Cantus: la realtà che contiene tutto ciò.

Attualmente, a seguito dei noti eventi sismici del 2009, la totale inagibilità della sede in Villa S. Angelo (AQ) ha costretto il titolare a trasferire strumenti di misura e materiale inerente l’attività in un locale attiguo alla propria abitazione in L’Aquila, ma, nonostante tutto, la produzione va avanti.

Gli attuali apparecchi prodotti sono due amplificatori integrati a valvole, di cui uno, il Rondò, da 10 + 10 watt, oggetto della presente recensione e l’altro, Carillon, da 32 + 32 watt. In arrivo un Pre Phono, sempre a valvole.

Filosofia di progetto

Quando si presenta un prodotto, per capire meglio a chi è destinato, riteniamo sia molto importante spendere qualche parola sulle scelte progettuali, quali sono e perché si è ritenuto di adottarle. A questo proposito abbiamo voluto affrontare un colloquio con il progettista, dr. Franco Rispoli, che ci ha esposto le sue teorie:

– La filosofia adottata da Vitro Cantus in ogni realizzazione, quindi, anche per questo modello, è basata su quattro punti, che sono:

  • L’utilizzo di componenti di alta qualità, misurati e selezionati
  • L’utilizzo moderato di controreazione (max 5-6 dB), per la massima naturalezza del suono
  • La cura nella costruzione, con particolare attenzione al dettaglio
  • Personalità, uno stile nel prodotto finito.

Volendo soffermarci principalmente sulle questioni più tecniche, vorrei precisare, ad esempio, che i trasformatori d’uscita utilizzati, di ottima qualità, vengono fatti realizzare su specifiche Vitro Cantus ed essendo caratterizzati da una linearità notevole, sino a circa 70 KHz, il segnale in uscita non necessiterebbe di nessuna correzione (controreazione).

Così, la controreazione presente è soltanto quella relativa alla configurazione ultralineare dello stadio finale, che prevede prese intermedie al 40% sul primario del TU collegate alla griglia schermo del tubo finale.

In questo modo, rispetto alla classica configurazione a pentodo (che necessita di forti controreazioni, che soffocano la naturalezza del suono riprodotto), si abbatte la resistenza interna del tubo finale, che diventa prossima a quella della configurazione a triodo.

In tale configurazione, è possibile aggiungere un ulteriore tasso di controreazione in tensione, prelevata dal secondario del TU ed applicata in un certo punto del circuito di preamplificazione.

Secondo la filosofia Vitro Cantus (naturalezza del suono), occorre abbandonare quasi del tutto l’idea di manipolare il segnale audio per ottenere certe caratteristiche (come, ad esempio, una bassissima impedenza d’uscita, dato che, tra l’altro, con un valvolare è, comunque, difficile andare al di sotto dell’ohm, se non utilizzando insane controreazioni).

Il segnale audio non va toccato, si altera con niente, subisce delle colorazioni, si sporca, possono generarsi delle autoscillazioni, ecc. Per cui, a mio avviso, il tasso di controreazione non deve superare i 5-6 dB.

Con tali accortezze l’impedenza di uscita, in taluni casi, può raggiungere anche i 2 ohm (valore accettabilissimo).

Questa filosofia del basso tasso di controreazione si sposa bene con altoparlanti che di per se non soffrono di lunghi smorzamenti meccanici a seguito di un segnale impulsivo, in tal modo la naturalezza del suono che ne verrà fuori sarà di livelli elevati, con ottimo controllo delle frequenze più basse (sotto i 300 Hz) –

Descrizione

Rondò è un amplificatore valvolare integrato dal minimo ingombro. È realizzato in circuitazione dual-mono, con stadio finale in classe A controfase e configurazione ultralineare.

Costruito interamente in Italia, a mano, come i suoi trasformatori, con la cura che un artigiano mette nelle proprie realizzazioni. Proprio grazie a questa lavorazione artigianale la finitura esterna può essere personalizzata su richiesta del cliente.

Inoltre, si può scegliere tra cabinet black o Silver, manopole black/silver/blue/red (alluminio pieno anodizzato), piedi disaccoppianti in gomma black e connettori per diffusori, con possibilità di collegare spina a banana, cavo, o forcella.

È possible scegliere anche il fabbricante delle valvole tra i seguenti marchi: Electro Harmonix, Gold Lion (Genalex – Russia), JJ Tesla, Golden Dragon.

L’amplificatore è indicato per sonorizzare ambienti di piccola o media grandezza (in relazione all’efficienza dei diffusori impiegati) e, grazie alle sue dimensioni, si può facilmente collocare anche in spazi molto contenuti.

Sul pannello frontale sono disposti l’interruttore di accensione (sulla destra), al centro il Led spia, poi il selettore della sorgente e, vicino, il controllo del volume (entrambi sulla sinistra). Il selettore della sorgente d’ingresso permette la scelta tra lettore CD, Sintonizzatore e Aux.

Sul pannello posteriore sono collocati la presa d’alimentazione, i sei connettori dorati relativi ai tre ingressi stereo CD, Tuner, Aux e sei morsetti dorati per il collegamento dei diffusori. Per ogni diffusore sono disponibili tre morsetti: due rossi e uno nero. Un rosso destinato a diffusori con impedenza da 4 ohm e l’altro destinato a diffusori con impedenza da 8 ohm.

Nella parte superiore sono collocati il trasformatore d’alimentazione (posizione posteriore centrale) e ai suoi lati i due trasformatori d’uscita. Oltre, naturalmente, alle sei valvole, protette da un’originale alettatura a tre strati in perspex, che in trasparenza mostra la tenue luce rifratta durante il funzionamento.

Uso

Grazie alle sue dimensioni, il fatto di poter disporre il Rondò, praticamente, ovunque è una gran cosa. Anche i collegamenti ai diffusori sono molto pratici e immediati: le possibilità offerte (praticamente tutte) dai morsetti impiegati, in nessun caso presentano sorprese.

Cavi terminati con banane, con forcelle, o senza terminazione, vanno comunque bene (noi ci siamo trovati meglio con la banana e il cavo nudo) e in tutti i casi il loro collegamento è immediato e stabile.

I controlli sul pannello frontale, ridotti all’essenziale, facilitano l’uso anche a chi ha poca dimestichezza con le apparecchiature elettroniche: l’amplificatore si accende, si seleziona l’ingresso desiderato e si regola il volume… Tutto qui.

Anche la manutenzione è ridotta al minimo e consiste nel sostituire le valvole una volta esaurite: basta svitare quattro viti a brugola disposte sugli angoli del piano nero di perspex che sostiene la protezione dei tubi e quest’ultima si toglie, liberando le valvole e consentendo la loro sostituzione.

Da sinistra: svitando quattro viti a brugola, si libera il piano che sostiene le griglie di protezione delle valvole. Una volta asportato si possono sfilare le valvole dai loro zoccoli e sostituirle.
Da sinistra: le connessioni posteriori accettano terminazioni a banana, forcella e cavo nudo.

Misure

Sull’esemplare in nostro possesso abbiamo verificato la capacità degli ingressi di accettare tensioni elevate: grazie alla posizione del potenziometro del volume, un reale limite non c’è.

In ogni caso noi abbiamo applicato fino ad un massimo di 3 Volt ad 1 kHz, senza avere, come prevedibile, nessun problema. È stata misurata la resistenza interna dall’uscita 8 ohm ed è risultata di 4,04 ohm.

Quindi, è stato calcolato un fattore di smorzamento su 8 ohm di 1,98, mentre la sensibilità d’ingresso ad 1 kHz, per 10 Watt su 8 ohm, è risultata pari a 483,3 mV.

L’interno dell’amplificatore Rondò, visto dal lato del pannello frontale e dal lato del pannello posteriore. Gli interni mostrano un cablaggio eseguito con la massima cura e i cavi di segnale schermati, che collegano gli ingressi al potenziometro di volume e al selettore ingressi.

Ascolto

Abbiamo collegato al Rondò svariati sistemi di altoparlanti (ben sei), ascoltando il tutto in un ambiente di 36 metri quadrati (un po’ più grande di un ambiente medio, consigliato per questo amplificatore).

Per l’ascolto abbiamo usato tutto quanto oggi disponibile: vinili di qualità, nastri magnetici preregistrati originali a 2 traccie a 7,5 e 15 ips di velocità, su Nagra T Audio e Studer A 80, CD e musica liquida.

Ciò che abbiamo rilevato immediatamente è stata la capacità di pilotare anche casse notoriamente bisognose di correnti abbastanza elevate. Gli abbinamenti consigliabili sono, comunque, con diffusori di buona efficienza (naturalmente in relazione alle dimensioni e all’acustica dell’ambiente, nonché alla distanza d’ascolto).

Nel nostro ambiente, accettando di non voler ricreare situazioni Live, non ci sono stati problemi di sonorizzazione. All’ascolto abbiamo avuto l’accortezza di far sfilare in passerella tutti i generi musicali ed in particolare con la musica classica e jazz (il test più pericoloso) non sono stati rilevati particolari problemi di colorazione.

Con la musica jazz abbiamo avuto la sensazione di una notevole presenza delle voci e degli strumenti. Non sono state rilevate distorsioni udibili, neanche con il volume al massimo.

In assenza di segnale, con la manopola del volume al massimo e con i diffusori più efficienti che avevamo (a tromba), non è stato avvertito alcun rumore udibile.

Con particolari brani e, soprattutto con i nostri nastri master, praticamente imbattibili per dinamica ed estensione in frequenza, abbiamo potuto apprezzare la restituzione sia della dinamica (ci fa pensare ad una alimentazione ben dimensionata, per non azzardare, abbondante), sia dell’estensione in frequenza.

Abbiamo avuto modo di ascoltare anche altri amplificatori valvolari da 10 watt per canale (impieganti sempre le EL84), ma vuoi per la diversa filosofia di progetto, vuoi per la componentistica, vuoi per il tipo di alimentazione, il fatto è che non abbiamo provato le stesse sensazioni percepite con il Rondò.

A completamento di queste brevi note, vorremmo indicare ai lettori che, utilizzando il programma PotenzaWin, si evince che nel nostro ambiente, per poter raggiungere i 113 dB di picco massimo, tipici di riproduzioni Live, la potenza necessaria per un ascolto da 2,5 m di distanza, con casse da 87 dB, sarebbe di 170 Watt per canale, ma già usando casse da 90 dB ed accettando un livello di picco di 103 dB SPL, la potenza necessaria scenderebbe a meno di 10 Watt per canale.

Poi, in presenza di un apparecchio valvolare capace di clippare in modo molto morbido, anche un livello di oltre 106 dB potrebbe essere raggiunto comunque, senza dover temere degradi udibili.

Conclusioni

Gli elementi riscontrati ci portano a concludere che un amplificatore integrato come il Rondò ha le caratteristiche per soddisfare le esigenze degli audiofili che amano le amplificazioni valvolari, non necessitano di potenze elevate, perché non devono sonorizzare grandi ambienti e non hanno particolare propensione per i prodotti cinesi più economici.

Per curiosità abbiamo cercato di capire come si colloca sul mercato il Rondò, dal punto di vista del prezzo. Così siamo andati a trovare i suoi concorrenti, cioè cosa c’è in commercio con caratteristiche similari, almeno sulla carta.

Ci siamo accorti che la fascia di prezzo a cui appartengono i valvolari da 10 + 10 watt in giù, con caratteristiche analoghe, è decisamente più alta di quella a cui appartiene il Rondò.

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