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• TEST • Yaqin MS-6V6 e AAAVT SM-6V6 – Made in China, ma con lo zampino italiano

Questa che presentiamo è una recensione particolare, perché si ripropone di sfatare un luogo comune: quello che vede qualsiasi prodotto costruito in Cina, come di second’ordine.

I costruttori italiani, per essere competitivi, costruiscono in Cina, ma alcuni lo fanno fornendo propri progetti, imponendo componentistica di prima qualità e controllando la produzione. In questo modo, di orientale c’è solo la mano d’opera… E i risultati si vedono, anzi, si sentono!

  • Prodotto e marca: Amplificatore integrato valvolare Yaqin e Amplificatore integrato valvolare AAAVT
  • Denominazione: MS-6V6 e SM-6V6
  • Origine: Cina
  • Prezzo: 493 usd (esclusa IVA e dogana) e 595 euro (inclusa IVA)
  • Distributore: AAAVT – Via Muzio Attendolo, 44 – 00176 Roma – Tel. 3881695156 – e-mail: info@aaavt.it

Caratteristiche dichiarate dal costruttore:

  • Amplificatore integrato Push-pull
  • Valvole impiegate: 6V6 x 4, 12AU7 x 2, 12AT7 x 2 (Yaqin) – 6V6 o 5881 o 6L6 x 4, 12AU7 x 2, 12AX7 x 2 (AAAVT)
  • Risposta in frequenza: 5 ÷ 75.000 Hz –2 dB
  • Potenza: 12,5 + 12,5 W a 8 ohm
  • Distorsione armonica totale (THD): ≤2%
  • Rapporto segnale/rumore (SNR): ≥80 dB
  • Sensibilità: 0,6 V a 1 KHz e 0,2 V a 1 KHz
  • Ingressi: 3 Aux per basso livello + 1 Aux per alto livello
  • Uscite: per diffusori 4 Ω e 8 Ω e cuffia 32 Ω (selezionabile)
  • Alimentazione: AC 220 V ±10% 50/60 Hz (Yaqin); AC 230 V ±10% 50/60 Hz (AAAVT)
  • Peso: Kg 12
  • Dimensioni: cm 35 x 22 x 16,5 (L x P x H)
  • Note: telecomando per volume e selezione degli ingressi, ampio display frontale
  • Garanzia: 2 anni

Dal sito AAAVT ecco alcune note sulla Filosofia e sulla Tecnolgia adottate dell’Azienda.
La AAAVT, Amplificatori Audio a Valvole Termoioniche, nasce principalmente dall’amore per le la riproduzione sonora con le valvole termoioniche e per fornire manufatti audio di buona qualità, a prezzi concorrenziali.

Pertanto, sia i giovani, figli delle moderne tecnologie, che credono nel digitale e ascoltano musica con amplificatori acquistati nei supermercati a prezzi stracciati, sia gli audiofili, che non osano accostarsi a questo tipo di amplificatori, perchè frenati dai prezzi di vendita a dir poco esorbitanti, ora possono giovarsi di tali apparecchiature.

Tecnologia

L’attuale tecnologia produttiva delle valvole termoioniche e le conseguenti circuitazioni, sono pressoché identici al passato. La struttura e le specifiche tecniche dei tubi sono conformi a quelle di quaranta, cinquanta o sessanta anni fa. Uguali sono i modelli e le sigle EL34, KT66, KT 88, che venivano impiegati nei leggendari amplificatori di un tempo, come in quelli attuali.

Infatti, è significativo constatare come – al contrario dei transistor che hanno avuto progressi, trasformazioni tecniche ed una evoluzione qualitativa sempre in crescita, a partire dai primi transistor in germanio per finire con gli integrati – le valvole non abbiano subito, negli ultimi 50 anni, upgrade degni di nota e non siano stati costruiti nuovi modelli.

Le valvole, in generale, ma sopratutto quelle per impieghi audio, sono rimaste ferme all’epoca chiamata Golden Age, in cui operarono marchi prestigiosi, che hanno realizzato modelli di qualità audio assoluta.

Ricordiamo ad es. Marconi-Osram, Mullard, Brimar, Cossor, Telefunken, Philips e altri marchi storici, che sono stati le migliori case costruttrici di tubi, dettando uno standard qualitativo musicale di riferimento, anche per la produzione attuale.

Gli amplificatori a valvole sono stati perfezionati da aziende che hanno fatto la storia dell’alta fedeltà con marchi come Dynaco, Leak, Quad, Radford, Marantz, McIntosh. A partire dagli anni ‘60/’70 iniziarono ad arrivare sul mercato i primi prodotti basati su tecnologia a stato solido (transistor), con la quale si poteva realizzare apparecchiature più economiche, compatte e di larga diffusione, che hanno soppiantato le valvole termoioniche.

Negli anni ‘80/’90, grazie ad aziende come Audio Research, Conrad Johnson e McIntosh, le valvole hanno continuato ad animare prodotti, di nicchia, esoterici, realizzati per estimatori appassionati ed addetti ai lavori, disposti a sborsare cifre astronomiche.

Alla fine degli anni Novanta, molti marchi blasonati hanno spostato la produzione nei paesi orientali che, man mano, hanno acquisito il know-how per realizzare questo tipo di amplificatori. Infatti, gli amplificatori AAAVT, realizzati a mano, riprendono le classiche circuitazioni, che hanno fatto la storia dell’alta fedeltà: Push-Pull, Classe AB, Audion-Ultralinear, Single Ended, Classe A.

Anche la componentistica utilizzata è di prim’ordine: resistenze Dale, potenziometri Alps, condensatori Ero o Wima e connettori con contatti dorati. L’aspetto degli amplificatori AAAVT è professionale: chassis metallico, disposizione delle valvole sul top, a vista, e finiture in alluminio pesante e legno massello. Anche il peso è degno di nota, che in alcuni apparecchi arriva a 30 Kg.

Yaqin e AAAVT

Come annuciato nell’introduzione, questa recensione è particolare, perché abbiamo voluto presentare contemporaneamente due prodotti, apparentemente diversi solo nel marchio: uno si chiama Yaqin MS-6V6, un amplificatore valvolare cinese, prodotto per il mercato europeo. L’altro si chiama AAAVT SM-6V6, un amplificatore valvolare costruito dalla Yaqin per il mercato italiano.

I due amplificatori sono identici nell’estetica, impiegano lo stesso chassis, ma non le stesse valvole. Ed anche internamente c’è lo zampino italiano.

Yaqin è un marchio cinese, presente sul mercato internazionale da dieci anni, che si è fatto strada proponendo amplificatori in Push-Pull e Single Ended molto interessanti, di buon livello tecnico ed a prezzi ragionevoli.

Il modello Yaqin MS-6V6 (per l’Europa) / AAAVT SM-6V6 (per l’Italia) è un amplificatore integrato in configurazione ultralineare con ingresso SRPP, privo di grid stop.

L’amplificatore è dotato di telecomando, quattro ingressi – di cui uno di potenza – ed una uscita cuffia di qualità. Il prezzo al pubblico di questi ampli è di 493 USD, per il modello Yaqin MS-6V6, a cui bisogna sommare il costo della dogana e l’IVA ed è stimabile in circa 480/500 euro. Mentre è di 595 euro per i modelli AAAVT SM-6V6.

Occorre dire che molte aziende europee ed americane ripropongono amplificatori cinesi, in salse e con marchi diversi. In Italia la AAAVT, oltre a distribuire il marchio Yarland, sotto il suo nome, propone vari altri amplificatori, costruiti da Yaqin, con numerosi up-grade stilistici e circuitali.

Nei modelli oggetto della nostra recensione, ad una prima analisi, la differenza immediatamente evidente è che l’amplificatore AAAVT SM-6V6 ha le valvole preamplificatrici ECC83S/12AX7 JJ Tesla, in luogo delle 12AT7, le JAN5814A NOS, in luogo delle 12AT7 e le 6P3S-E Reflector NOS (5881), in luogo delle 6P6S, o le 6L6 RCA-Y NOS NIB, versione militare delle 6L6, realizzate per resistere alle radiazioni nucleari, quindi, esenti da ogni disturbo. Per il resto, gli amplificatori sono quasi identici.

Descrizione e uso

L’amplificatore si presenta con la disposizione delle valvole sul top, con uno chassis in metallo e una griglia metallica di protezione, per i tubi. A destra troviamo la manopola per regolazione del volume e sotto le valvole il display ed i tasti per  la selezione degli ingressi.

L’oggetto è compatto, con ottime finiture e verniciatura. I connettori e le manopole sono di pregio, la componentistica utilizzata è di prima qualità. Le dimensioni dell’amplificatore consentono di disporlo facilmente ovunque, occorre solo ricordarsi di lasciare molta aria superiormente: le valvole scaldano!

A proposito di quest’ultime, la loro sostituzione è semplicissima: si toglie (senza svitare nulla, ma semplicemente alzandola) la griglia di copertura in alluminio e si sfilano le valvole dallo zoccolo.

Per i collegamenti ai diffusori ci sono connettori dorati (distinti per diffusori da 4 e da 8 ohm), di generose dimensioni, con rivestimento esterno in plastica, contro i corti accidentali. Sono molto pratici, di veloce utilizzo e accettano cavi per diffusori terminati a banana, a forcella, o senza terminazione, solo cavo nudo. Il collegamento, in ogni caso, è sempre molto stabile.

Un solo controllo sul pannello frontale: il volume, regolabile anche tramite telecomando. Sotto l’ampio display, che mostra il numero dell’ingresso selezionato e il funzionamento della cuffia, trovano posto quattro pulsantini, per la scelta manuale dell’ingresso, selezionabile anche tramite telecomando.

Sul fianco destro è collocato l’interruttore di accensione e sul sinistro il commutatore diffusori/cuffia, per scegliere se ascoltare solo in cuffia, solo con i diffusori o con entrambi i sistemi contemporaneamente. In quest’ultimo caso occorre disporre il commutatore su diffusori e inserire la cuffia nella presa, sistemata nell’angolo sinistro, in basso, del pannello frontale.

Quest’ultima accetta jack stereo grande formato.

Sul pannello posteriore, oltre ai connettori per i diffusori, si trovano i connettori per i 4 ingressi stereo e la vaschetta per il cavo di alimentazione. Chassis e contenitore sono in metallo pesante.

Alcune parti, come il ripiano delle valvole e il pannello frontale, sono realizzati in alluminio, che raggiunge lo spessore di ben 8 mm.

Infine, il telecomando, per la selezione degli ingressi e la regolazione del volume, anch’esso in un elegante e consistente contenitore metallico.

Il pannello frontale è in allumino (di circa 4 mm di spessore), come il posteriore, apribile, per la sostituzione delle pile. Infine, da notare (nelle foto sotto) che il trasformatore d’alimentazione è collocato in posizione completamente separata dall’amplificatore, in un proprio contenitore indipendente, ma fissato a quello dell’ampli, per farmare un corpo unico. È come se fosse un due telai, ma molto più comodo e pratico.

Nelle foto

  • Il pannello posteriore, con i morsetti per diffusori a 8 e 4 ohm di impedenza
  • Il telecomando, in un elegante contenitore di pesante allumino, offre il controllo del volume e la selezione degli ingressi. Svitando le due viti in basso, sul lato posteriore e allentando la vite in alto, il pannello ruota e consente la sostituzione delle pile
  • Uno dei due punti di fissaggio della griglia protettiva delle valvole. Per toglierla, basta alzarla, non occorre svitare viti
  • A fianco, il commutatore, per scegliere tra ascolto in cuffia  o ascolto con i diffusori.

 

Misure Yaqin MS-6V6 – matricola n. 2010/02/01

  • Potenza d’uscita a 1 KHz su carico fittizio di 8 ohm resistivo: 6.2 Veff. prima del clipping, corrispondente a 4,8 W RMS, con 0.25% di distorsione armonica totale (THD); 7 Veff., corrispondenti a 6.1 W RMS con l’1% di distorsione armonica totale (THD); 8 Veff., corrispondenti a 8 W RMS con il 5% di distorsione armonica totale (THD)
  • La sensibilità  d’ingresso con il potenziometro del volume al massimo è: 210 mV a 1.000 Hz (4,8 watt) per gli ingressi a basso livello; 650 mV a 1.000 Hz (4,8 watt) per l’ingresso ad alto livello
  • Fattore di smorzamento: circa 3,81
  • Risposta in frequenza a 1 W: 8,73 Hz ÷ 96 KHz +/–1 dB
  • Risposta in frequenza alla max potenza indistorta (4,8 W): 8,73 Hz ÷ 73 KHz +/–1 dB
  • Rumore con volume al minimo: <1 mV

Note: la potenza è ben al di sotto del dato di 12,5 W dichiarato dal costruttore e non consente l’utilizzo di questo amplificatore con diffusori ad efficienza media o bassa.

La resistenza interna misurata a 50 Hz è di 2,1 ohm e determina un fattore di smorzamento pari a circa 3,81. L’utilizzo di questo amplificatore su diffusori completamente chiusi o reflex può modificare la risposta in frequenza, soprattutto del woofer, che vede modificati i suoi parametri e può influire negativamente sui valori minimi d’impedenza del diffusore.

La risposta in frequenza ad 1W e alla massima potenza indistorta sono valori che superano quelli di targa. Da tenere presente che gli 8,73 Hz di partenza è il valore minimo emesso dal generatore. Il rumore misurato in modalità lineare (amplificatore terminato su generatore spento), con il potenziometro al minimo e gli altri valori, sono di tutto rispetto per un amplificatore valvolare di costo medio basso.

Misure AAAVT SM-6V6 – matricola n. –

  • Potenza d’uscita a 1 KHz su carico fittizio di 8 ohm resistivo: 8 Veff. prima del clipping, corrispondente a 8 W RMS, con 0.22% di distorsione armonica totale (THD); 8,6 Veff., corrispondenti a 9.2 W RMS con l’1% di distorsione armonica totale (THD); 9,2 Veff., corrispondenti a 10,58 W RMS con il 5% di distorsione armonica totale (THD)
  • La sensibilità  d’ingresso con il potenziometro del volume al massimo è: 360 mV a 1.000 Hz (8 watt) per gli ingressi a basso livello; 1,22 V a 1.000 Hz (8 watt) per l’ingresso ad alto livello
  • Fattore di smorzamento: circa 13,33
  • Risposta in frequenza a 1 W: 8,73 Hz ÷ 100 KHz +0/–1 dB
  • Risposta in frequenza alla max potenza indistorta (8 W): 10,5 Hz ÷ 43 KHz +0/–1 dB
  • Rumore con volume al minimo: circa 0,5 mV

Note: la potenza, anche in questo caso, è al di sotto dei 12.5 W, ma è superiore a quella dello Yaqin MS-6V6 e consente l’utilizzo di questo amplificatore con diffusori acustici di efficienza vicina a 90 dB 1 W/1 m.

A detta dell’importatore, con le modifiche circuitali realizzate, questo amplificatore, pur essendo un Push-Pull, lavora, praticamente, in classe A, in quanto la polarizzazione delle valvole finali è molto spinta.

La resistenza interna misurata a 50 Hz è di 0,6 ohm e determina un fattore di smorzamento pari a circa 13,33. L’utilizzo di questo amplificatore non modifica i valori dei diffusori.

La risposta in frequenza ad 1W supera le possibilità del generatore, che si ferma a 100 KHz. Gli 8,73 Hz di partenza rappresentano il valore minimo emesso dal generatore. Il rumore misurato con l’amplificatore terminato su generatore spento e con il potenziometro al minimo è di circa 0,5 mV. Valore di tutto rispetto per un amplificatore valvolare.

Forma d’onda sui due canali prima del clipping. la prima a sinistra: 1.000 Hz, al centro: 10.000 Hz (la divisione del reticolo è di 5 Volt). La foto a destra mostra la risposta all’onda quadra (1.000 Hz), con un ottimo fronte di salita.

A sinistra la massima potenza prima del clipping (8 watt), con distorsione 0,22% a 1.000 Hz. A destra la potenza massima (9,2 watt), con l’1% di distorsione.

A sinistra la potenza massima (10,58 watt), con il 5% di distorsione. A destra il rumore, circa 0,5 mV misurato in modalità lineare con potenziometro al minimo.

Ascolto

Abbiamo ascoltato i due amplificatori su due coppie di diffusori: un sistema completamente chiuso e un sistema a tromba, molto efficiente. L’ascolto è stato effettuato da un gruppo di tre persone, in due fasi, a distanza di un paio di giorni, l’uno dall’altro, per essere certi delle impressioni percepite.

Alla fine delle sessioni in tre concordavamo alcune impressioni comuni, che andiamo ad elencare. Sui diffusori chiusi il modello Yaqin MS-6V6 ha denotato subito una potenza limitata, un basso leggermente lungo e poco frenato, la gamma media (voce) arretrata e le alte frequenze in leggera evidenza. Il classico effetto loudness – proprio degli amplificatori con elevata resistenza interna – che può risultare gradevole con i mini diffusori, o con diffusori di scarsa qualità, molto meno gradevole, con diffusori di qualità superiore.

Utilizzando l’MS-6V6 con i diffusori a tromba, i difetti si sono minimizzati e la potenza è risultata sufficiente, per un ascolto piacevole. Il modello AAVT SM-6V6, con i diffusori chiusi, non ha denotato problemi. Il basso è risultato sempre morbido e frenato, la gamma media presente, le alte molto bilanciate.

Ovviamente, anche in questo caso, avremmo preferito disporre di qualche watt in più. Mentre, con i diffusori a tromba la potenza è risultata quasi eccessiva e la timbrica generale di ottima qualità.

Gli ascolti in cuffia, con certi brani jazz e di musica sinfonica, sono stati una vera e propria rivelazione. Anche se mancava l’impatto e la spettacolarità tipici dei diffusori, dobbiamo ammettere che in tutti quei brani privi di grandi orchestre e in alcuni di musica pop, sono comparse sfumature mai notate all’ascolto con i diffusori.

In cuffia la differenza di potenza fra i due amplificatori non era più determinante, ma il suono dei medio-alti offerto dall’SM-6V6 faceva la differenza.

Conclusioni

Sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista dell’ascolto, l’amplificatore AAAVT SM-6V6 ha conquistato punti in più, rispetto al modello YAQIN MS-6V6, tenendo anche conto del prezzo, praticamente analogo.

La cura AAAVT ha sicuramente prodotto effetti positivi su questo amplificatore: la potenza indistorta è aumentata del 66%, il fattore di smorzamento del 250%, la banda passante – a parità di potenza – si è rivelata più estesa, così come il rapporto segnale/rumore, incrementato del 100%.

Utilizzando diffusori a tromba da 100 dB 1 W/1 m il rumore non era avvertibile, segno di una alimentazione e di un cablaggio di ottima qualità.

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