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• TEST • Φ Audio Power Filter Distribution – Ripuliamo la rete

Il Power Filter Distribution della Φ Audio è un distributore di rete filtrato, dotato di 5 prese universali e destinato ad essere impiegato in tutti quei casi (praticamente sempre) in cui nella rete elettrica siano presenti disturbi, che, oltre a trasferire alle vostre apparecchiature hi-fi segnali indesiderati, potrebbero anche danneggiarle.

  • Prodotto e marca: Filtro e distributore di rete – Φ Audio
  • Denominazione: Power Filter Distribution
  • Origine: Italia
  • Prezzo: euro 300
  • Distributore: F.I.A.T. – Via Mergozzo, 13 – 00166 Roma – Tel. 0661561705 – e-mail: fiat-trasformatori@libero.it

 

L’Azienda

La F.I.A.T. S.r.l. (Fabbrica Induttanze Alimentatori e Trasformatori) è un’azienda presente da oltre trent’anni sul mercato nazionale. Opera nell’ambito della produzione di componenti elettromagnetici. Nel tempo ha consolidato ed accresciuto le proprie capacità produttive, con un impegno costante, con grande professionalità e con particolare attenzione alle innovazioni tecnologiche.

Ha sempre lavorato in funzione della qualità, per garantire un’affidabilità sempre più elevata dei suoi molteplici prodotti, tutti costruiti in conformità alle norme vigenti. In questa azienda è nato il marchio Φ Audio, sotto il quale vengono prodotte elettroniche per impieghi hi-fi, il cui catalogo, attualmente, comprende due amplificatori e un preamplificatore valvolari, più un distributore di rete, oggetto di questa recensione.

Caratteristiche dichiarate dal costruttore

  • 5 prese universali
  • Portata totale: 10 A
  • Filtro antidisturbo EMI
  • Scaricatore di extra tensioni
  • Fusibile termico ripristinabile
  • Indicatore di tensione con Voltmetro digitale
  • Peso: Kg 3,2 c.a
  • Dimensioni d’ingombro: mm 340 x 160 x 80
  • Garanzia: 2 anni

Cos’è un distributore di rete con filtro e a cosa serve

Il distributore di rete svolge la stessa funzione della più conosciuta ciabatta, cioè portare la tensione elettrica, prelevata da un’unica presa di rete, a più apparecchiature contemporaneamente. In questo caso, però, il nostro distributore di rete, oltre a svolgere la funzione di ciabatta, offre un ulteriore servizio: filtrare la tensione fornita.

Ma perché la tensione prelevata dalla rete elettrica, nelle nostre abitazioni, va filtrata? Perché non esiste una linea di alimentazione di rete priva di disturbi.

Quest’ultimi possono essere di varia natura, come, tanto per citarne alcuni, i cosiddetti spike (improvvisi picchi di tensione), cadute o sovratensioni, valori superiori o minori di tensione rispetto a quella nominale, interruzioni, distorsioni di rete, rumori di rete, etc.

Per ovviare, o, più precisamente, limitare questi inconvenienti, che vanno ad influenzare gli impianti audio collegati alla rete, si fa uso dei cosiddetti Condizionatori di rete. Questi, in base al tipo di inconvenienti che sono chiamati a combattere, si distinguono in Filtri di rete, Isolatori di rete e Stabilizzatori di rete.

Nel nostro caso, l’oggetto della recensione comprende proprio il primo gruppo: i filtri di rete. Il loro compito è di attenuare, o, nel migliore dei casi, eliminare i segnali spuri (rumore di rete) che si aggiungono alla tensione di alimentazione.

In pratica, si tratta di filtri passa-basso disposti in serie alla linea di alimentazione che, per così dire, ripuliscono la tensione da utilizzare per le nostre apparecchiature hi-fi.

Descrizione

Il Power Filter Distribution si presenta in un robusto contenitore metallico di colore nero satinato. Sul pannello frontale, al centro, è alloggiato il voltmetro digitale, per la misura della tensione di rete, mentre sulla destra troviamo la spia di funzionamento, il fusibile termico ripristinabile e l’interruttore di alimentazione.

Sul pannello posteriore trovano posto cinque prese universali, per altrettante utenze e la vaschetta per il cavo di alimentazione. Svitando le 10 viti a brugola che fissano il pannello superiore, questo può essere rimosso, per accedere all’interno.

L’interno mostra materiali e cablaggio, entrambi di buona qualità e con componenti sovradimensionati, rispetto alla portata totale dichiarata di 10 A (il filtro impiegato è da 60 A).

Sul pannello frontale del Power Filter Distribution sono disposti il voltmetro digitale, la spia di accensione, il fusibile termico e l’interruttore per l’alimentazione.

Sul pannello posteriore sono montate cinque prese universali in due gruppi: tre prese + due prese, per un totale di 5 A ogni gruppo. A destra, la vaschetta per il cavo di alimentazione.

La vista interna, che si presenta togliendo il pannello superiore, offre una panoramica sulla componentistica usata e sul cablaggio. Da notare, a sinistra, le generose dimensioni del filtro di rete, da 60 A.

Uso

Le operazioni da eseguire per mettere in funzione il Power Filter Distribution sono poche e semplici: una volta innestato il cavo di alimentazione nella sua vaschetta e collegata la spina nella presa di rete, basta inserire le spine delle varie utenze nelle prese universali posteriori e accendere l’interruttore frontale.

Sul voltmetro digitale apparirà il valore della tensione di rete in quel momento. Ora, se accenderete gli interruttori di tutti i componenti del vostro impianto hi-fi, che avete collegato al distributore, essi funzioneranno regolarmente. Se l’assorbimento totale del vostro impianto dovesse superare i 10 A (cosa assai improbabile), scatterà il fusibile termico.

In tal caso dovrete eliminare l’assorbimento in eccesso e ripristinare il fusibile termico. Quando avrete finito di utilizzare l’impianto, posizionando su off l’interruttore del Power Filter Distribution, questo svolgerà la funzione di un vero e proprio interruttore generale, togliendo la tensione a tutti i componenti collegati al distributore.

A proposito dei cavi di alimentazione, che escono dal distributore e protano la tensione ai vari apparecchi, è bene precisare che più sono corti e meglio è. Non solo: se sono schermati, va ancora meglio. Infatti, se i disturbi nella rete dovessero essere anche di natura elettromagnetica (cioè disturbi captabili dalla rete stessa, che funge da antenna), è vero che vengono filtrati dal nostro distributore, ma i cavi di alimentazione che escono dalle prese del distributore, non hanno alcuna difesa: vanno direttamente agli apparecchi e se captano anch’essi tali disturbi, non ci sono filtri preposti a tagliarli. La probabilità che questo accada è tanto maggiore quanto più lunghi sono i cavi senza schermatura.

Misure

Fortunatamente, la nostra rete elettrica non era disturbata al punto tale da udirne palesemente, ad un ascolto immediato e superficiale, gli effetti negativi, o visualizzare quest’ultimi su un’oscilloscopio. Così, per percepire macroscopicamente l’intervento del Power Filter Distribution, abbiamo provveduto noi a sporcare artificialmente la linea di rete.

In tal modo l’impianto rendeva udibili rumori, scricchiolii, scoppiettii e ronzii vari. A questo punto abbiamo inserito il distributore, aspettandoci un taglio netto e udibile di questi inconvenienti e così è stato.

Per fornire un’idea tangibile di quanto è accaduto, abbiamo visualizzato la nostra tensione di rete, così come prelevata, su un oscilloscopio (foto 1). Poi abbiamo inserito il disturbo (foto 2). Infine, abbiamo collegato il Power Filter Distribution, con il risultato visibile nella foto 3: un taglio netto di tutti i disturbi la cui frequenza era compresa nel range di intervento del filtro.

Il disturbo residuo, che si nota sulla foto, è dovuto al fatto che la sporcizia introdotta artificialmente comprendeva anche frequenze basse, che il filtro, per l’appunto passa-basso, ha lasciato passare.

Conclusioni

La prima cosa da precisare è che l’efficacia dei filtri di rete in genere, dipende molto dal contesto in cui essi si trovano ad operare. Se si dispone di una rete, diciamo, pulita, i benefici avvertibili non saranno così evidenti. Al contrario, disponendo di una rete poco pulita la differenza si sente ed anche bene.

Ma una cosa importante, da non dimenticare, è che questo distributore, oltre a pulire la tensione di rete, possiede uno scaricatore di extra tensioni, che evita, quando queste si presentano, il danneggiamento delle apparecchiature. Ciò è di grande utilità, anche per coloro che hanno reti pulite.

Come già accennato, il livello costruttivo di questo apparecchio è eccellente, componenti e materiali di qualità, impiegati senza economizzare, nonostante il prezzo non sia stratosferico e non si tratti di un prodotto costruito in Cina. Componenti e mano d’opera sono interamente italiani! Anzi, va detto chiaramente che a 300 euro, sul mercato hi-fi, si trovano ben pochi (forse nessuno) prodotti che presentano le stesse caratteristiche. Del resto è proprio per questo che ne abbiamo parlato.

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