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Sony HAP-S1, per l’HRA non serve niente altro (o quasi). E alcune disquisizioni sul DSD

Sony continua ad aggredire il mercato HiFi a colpi di apparecchi votati all'Hi-Res Audio, anche a costo di mettere in crisi chi, come noi, non sa proprio come categorizzare un amplificatore in Classe AB con dentro un DAC con dentro un hard disk e che fa da media server. Come il Sony HAP-S1.

Sony-HAP-S1

Sony continua ad aggredire il mercato HiFi a colpi di apparecchi votati all’Hi-Res Audio, anche a costo di mettere in crisi chi, come noi, non sa proprio come categorizzare un amplificatore in Classe AB con dentro un DAC con dentro un hard disk e che fa da media server. Come il Sony HAPS1.

Maledetti. Maledetti noi e la nostra pigrizia, che ci spinge a incasellare un disco nella gabbia stretta di un genere o un apparecchio HiFi in una categoria secca. Maledetti loro (in questo caso la Sony), che ci costringono a rivedere le nostre categorizzazioni, mentali e relative all’albero di navigazione di questo sito.

Sony ha deciso di (ri)entrare nell’arena dell’HiFi abbracciando l’HRA e menando colpi a destra e a manca a furia di apparecchi innovativi, ben suonanti, completi e dal costo contenuto. È il caso di questo HAP-S1: ampli + DAC + music server + hard disk, con il condimento del supporto al DSD.

Partiamo dalla parte amplificatore. Non un semplice Classe D, come in molti dei suoi concorrenti, ma un più performante (e più costoso) 35 + 35 watt a 8 Ohm in Classe AB (40 a 4 Ohm). Significa grande resa dinamica, rapporto S/N di 100 dB e risposta in frequenza 10 – 100.000 Hertz. Piccolo particolare: la parte finale è in modalità dual mono!

Il DAC supporta tutti i formati di file più diffusi, DSD compreso, all’ormai canonica risoluzione di 24 bit e 192 KHz.

L’hard disk è da 500 Gb, non tantissimo ma neanche poco. E se è vero che non possiamo prendere un semplice hard disk, auto-alimentato o meno, con i nostri FLAC già dentro, e collegarlo all’HAP-S1, è pur vero che possiamo collegarvi un hd qualsiasi, farglielo formattare (in un formato proprietario) e usarlo come espansione dei 500 Gb forniti in dotazione (che comunque fanno circa 3000 album in FLAC HD).

Scaricando un apposito software (per Mac o per Win), vi si potranno trasferire anche in WiFi i propri file musicali. Non solo. Se lo desideriamo, il software fa in modo di sincronizzare un cartella del nostro computer con l’hd del Sony HAP-S1, anche in background; significa che mentre ascoltiamo musica, lui “sotto” continua a trasferire dati. Il collegamento al database online Grace Note andrà a completare i meta tag dei file e quindi ad ottimizzarne l’organizzazione.

A costo di ripeterci, e per dovere di cronaca, ricordiamo come il DSD è modo di organizzare i dati all’interno di un file contenente informazioni musicali ed è comunemente usato nel SuperAudioCD. Teoricamente, non c’è alcuna ragione per cui un file in DSD si debba sentire meglio di un equivalente in FLAC o in WAV. Teoricamente. Gli estimatori del DSD, invece, affermano con assoluta certezza che sia il formato digitale che suoni meglio. Da parte nostra, invece, non vogliamo entrare nella diatriba, ma affermiamo che questo formato ha assolutamente senso nella misura in cui si ascoltino materiali musicali il cui master sia stato fatto in DSD (pochissimi), mentre invece di conversione in conversione… il rischio di perdersi qualcosa per strada è sempre alto. Troppo alto. In realtà tecnicamente (per delle ragioni che non staremo a spiegare in questa sede), il DSD è più semplice da convertire in analogico; in altre parole, molto probabilmente se in una catena HiFi un DSD si sente meglio di un PCM (come un FLAC o un WAV)… in realtà è il DAC che non sta lavorando a dovere! Per non parlare del fatto che il DSD lavora a 1 bit e 2,84 MHz e che ciò implica (sempre in linea teorica) enormi problemi di jitter.

Ma torniamo all’apparecchio di oggi. Il Sony HAP-S1 non lascia tranquilli neanche gli Mp3: l’utente può far intervenire un DSP denominato DSEE che effettivamente – pur non facendo miracoli – migliora la resa dei file compressi.

Dimentichiamo qualcosa? ah, sì: la modalità di riproduzione gapless, le internet radio tramite vTuner, un ingresso ottico e uno coassiale (purtroppo nessun USB gestibile diversamente da come sopra descritto), il display a colori per visualizzare varie informazioni, copertina dell’album compresa, e l’immancabile App. Purtroppo nel pannello posteriore è presente anche una piccola ventola, al momento non sappiamo se e quanto rumorosa. Di dimensioni veramente compatte, cosa manca al Sony HAP-S1 per essere autosufficiente? Solo una coppia di casse. A quella potete pensarci voi, o no?

Sony HAP-S1-rear

Caratteristiche amplificatore + DAC + music server con hd Sony HAP-S1

  • App Pc Auto Sync
  • App. Mobili (Android/Ios)
  • Codec Di Riproduzione: Dsdiff (Dsd), Dsf, Wav (Lpcm), Aiff (Lpcm), Wma, Flac, Alac, Mp3, Aac, Atrac (Senza Drm)
  • Servizio Musicale Internet Vtuner
  • Dsee Auto/Off
  • Wi-Fi® (Ieee802.11B/G/N)
  • Ethernet 1000Base-T/100Base-Tx/10Base-T
  • Ingresso Ottico Digitale (1), Ingresso Coassiale Digitale (1), Ingresso Audio Analogico (2), Uscita Audio (1), Uscita Cuffie (1), Uscita Casse (1), Usb (2)
  • Impedenza Altoparlanti 4-16 Ohm
  • Risposta In Frequenza 10 Hz ÷ 100 Khz (+0 dB, –3 dB)
  • Rapporto Segnale/Rumore 100 dB
  • Regolazione delle Impostazioni Audio (Bassi/Alti Da -10 A +10 in 21 incrementi)
  • Potenza Di Uscita (Jeita 10%, 1 Khz, 40 Ohm) 40 W + 40 W
  • Prezzo di listino: 899 euro

Produttore: SONY

 

 

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