Pioneer A-40AE, l’amplificatore per cominciare alla grande
Uscirà ad agosto il Pioneer A-40AE, un amplificatore moderno, completo e versatile che va ad insidiare l’affollato settore degli entry-level.
Repetita iuvat, dicevano i latini. E quindi mi ripeto anche io. Mai come negli ultimi 3/4 anni ascoltare bene la musica è costato così poco. Complici le tecnologie digitali, certo, ma anche la rinnovata consapevolezza dei produttori che avvitarsi solo in soluzioni HiEnd tiene fuori dall’alta fedeltà il già problematico ricambio generazionale di appassionati.
E allora ben vengano apparecchi come il Pioneer A-40AE, amplificatore con DAC integrato che non fa mancare niente al (neo?) appassionato.
Dal suono ben definito e in grado di soddisfare anche l’appassionato più smaliziato, presenta sotto la scocca una qualità produttiva insperabile in un amplificatore il cui prezzo si posiziona sotto i 500 euro.
I 2 x 76 watt su 4 Ω di potenza sono erogati col poco assetato d’energia elettrica Direct Energy, un circuito autoctono di casa Pioneer, che lo presenta come artefice (anche) di un eccezionale controllo delle temperature di esercizio.
Il pannello posteriore rivela 5 ingressi analogici, 1 ingresso phono MM per vecchi e nuovi vinil-maniaci, 1 ingresso Coax e 1 Toslink, il cui dominio digitale è affrontato da un DAC Wolfson in grado di ricevere segnali a 24 bit e 192 kHz, processati a 32 bit e 384 kHz in oversampling.
Ma non è tutto. Il Pioneer A-40AE può pilotare contemporaneamente 2 coppie di casse, individualmente o in parallelo.
Il frontale, invece, rivela con piacere i controlli di tono (ben tornati!) e il bilanciamento, circuiti eliminabili col tasto Power Amp Direct.
Lo chassis d’alluminio è costruito in modo da eliminare le interferenze magnetiche e minimizzare l’impatto delle vibrazioni.