Audiofilia alla Sala Giussani: ecco come è andata (ovvero, dello stupore degli audiofili)
Sabato 15 novembre Audiofilia è sbarcata da Riccione alla Sala Renato Giussani a Roma. Accompagnati da una dose di scetticismo da parte dei soliti ignoti (ben nascosti dietro lo schermo del computer) hanno lasciato i tantissimi intervenuti a bocca aperta. Le AF-S2, le AF-S6 e le chiacchieratissime AF-S8, le casse con i somieri, sono l’orgoglio dell’HiFi made in Italy. In buona compagnia dell’amplificatore a valvole AF-INT2, ascoltato in anteprima mondiale.
Piacere. Nell’ospitare nella Sala Renato Giussani – ShowRoom di AnnuarioAudio qualcosa di diverso, progettato e costruito a mano da giovani talentuosi (italiani) come i ragazzi di Audiofilia, Alessio Paolizzi e Francesco Stocchi, calati a Roma da Riccione in buona compagnia di Jack Fabbri.
Piacere assoluto. Nell’ascoltare le loro realizzazioni: i piccoli bookshelf AF-S2, le tower AF-S6 e le maestose AF-S8, le casse acustiche con i somieri; ma anche il nuovissimo (in anteprima mondiale) amplificatore a valvole termoioniche AF-INT2.
Goduria. Nell’osservare le facce stupite dei tantissimi intervenuti mentre ascoltavano gli apparecchi presentati, dei veri e propri gioielli di tecnologia. Goduria nell’osservare i volti di chi si sforzava di trovare difetti nelle FS8. E invece… Goduria nell’osservare i sorrisi di compiacimento nello scoprire che le FS2 suonano i bassi anche con 1 watt di potenza erogata, a dispetto delle loro dimensioni. Goduria nel constatare come le FS6 non sfigurano affatto – anzi! – a fianco di prodotti ben più blasonati (e costosi).
Rabbia. Nel constatare ancora una volta come l’ambiente degli audiofili sia una sorta di “covo di serpi”, pronti a sparlare nascosti dietro lo schermo di un computer, i soliti ignoti che sono stati velocissimi a ironizzare su forum e social network, ma che si sono ben badati da venire ad ascoltare con le loro orecchie i “miracoli” messi in atto da Audiofilia.
Meno male che l’universo degli audiofili italiani è fatto anche da tantissimi – la maggior parte – appassionati curiosi, affamati di novità, assetati di conoscenza, alimentati da un bisogno epistemico che si conclude con l’ardente desiderio di lasciarsi stupire. E che lo scorso sabato 15 novembre hanno avuto pane per i loro denti con gli ascolti proposti. Ma anche con l’infinita disponibilità dei progettisti di Audiofilia, che hanno soddisfatto qualsiasi curiosità nel clima informale ma tecnicamente rigoroso che contraddistingue i nostri appuntamenti.
Il lunghissimo “soundcheck”, iniziato la sera prima, ha portato allo stravolgimento dell’assetto “normale” della Sala Renato Giussani e alla costruzione di un impianto basato sull’amplificatore integrato a valvole termoioniche Audiofilia AF-INT2, un finale in Classe D, un integrato e un lettore CD Advance Acoustic e Loro, le tre coppie di diffusori AF-S2, AF-S6 e AF-S8.
Le Audiofilia AF-S8 sono delle casse acustiche importanti e impegnative. Importanti per le loro dimensioni (e per il loro prezzo, 50.000 euro di listino). Impegnative perché vanno accordate mediamente una volta al mese, in quanto montano sui fianchi dei somieri, sistema di corde che serve a estendere le armoniche riprodotte fino alla tredicesima. I famosi 16 Hertz che si vantano di riprodurre sono frutto “solo” del loro caricamento col brevettato Sistema S, della qualità degli altoparlanti, della genialità del progetto. E gli ultra-bassi di cui sono capaci li abbiamo ascoltati: l’intervento del pedale nelle composizioni per organo di Bach diventa così un’esperienza mozzafiato.
Esperienza che accomuna anche l’ascolto delle tower FS6 e dei bookshelf FS2 (in verità arrivate nella versione M2, ovvero monitor). Audiofilia ci ha dimostrato come con le loro casse acustiche anche con 1 watt di potenza erogata è possibile godere dell’intero spettro delle frequenze, senza ricorrere alla manopola del volume per ottenere bassi corposi, quegli stessi bassi che la stragrande maggioranza degli audiofili integralisti si vergogna di ammettere di amare.
Audiofilia è un’azienda di Riccione, orgogliosamente made in Italy, fatta da persone che in primo luogo amano la musica e che sanno bene come suona uno strumento nella realtà. Uniscono competenza tecnica e passione, meticolosità e disponibilità al dialogo, con una cura artigianale delle loro realizzazioni, sempre pronte ad essere customizzate per soddisfare le esigenze dell’appassionato. Di aziende così in Italia, ma anche ovunque, abbiamo veramente bisogno. In questo momento come non mai.
Complimenti quindi ad Audiofilia e… porte sempre aperte per ogni volta che vorranno venire a trovarci. Porte che troverete aperte anche se deciderete di andare a trovarli nella loro factory.
Audiofilia