Recensione libro Hi-Fi Forever – Abecedario sonico per audiofili, di Bruno Fazzini (Blu Press Edizioni)
Il volume di Bruno Fazzini è un compendio indispensabile non solo per i neofiti, ma anche per tutti gli appassionati che vogliono approfondire certi argomenti spesso oscuri o spiegati con teoremi da adepti al culto dell’alta fedeltà. La forza di Hi-Fi Forever è proprio nel linguaggio: semplice, ma sempre rigoroso.
Bruno Fazzini, deus ex machina di Sophos Hi-End ed ex collaboratore di lungo corso di Fedeltà del Suono, con Hi-Fi Forever – Abecedario sonico per audiofili ha fatto il miracolo. Quello di rendere semplici concetti che per loro natura tendono ad essere complessi, ma senza per questo svilirli.
Nel bel volume uscito lo scorso dicembre trovano posto tutti i concetti fondamentali per costruire il proprio impianto e quelle nozioni che spesso gli audiofili intuiscono, ma che tendono a rimanere fumosi per colpa di linguaggi per iniziati al culto dell’hi-fi dietro cui troppo spesso le riviste specializzate e i guru del settore si nascondono.
Parlavamo del linguaggio. La forza straordinaria di Hi-Fi Forever è nella sua scrittura: diretta, semplice, rigorosa, strettamente logica. E pazienza se in alcuni casi ricorre a luoghi comuni per far passare concetti per i quali altrimenti occorrerebbe una laurea in ingegneria elettronica. Questo non è un testo per tecnici ultra-specializzati, bensì un manuale ad uso di neofiti e appassionati (nell’ultima categoria rientra chi vi scrive, che l’hi-fi la frequenta a scopo strumentale, ovvero per godere al meglio la Musica, senza per questo aspirare a diventare un tecnico).
Dai bracci ai giradischi, dalle valvole termoioniche alle nuove tecnologie digitali, dal posizionamento dei diffusori a cenni di acustica ambientale: tutto, ma proprio tutto, quello che serve a costruire o ottimizzare il proprio impianto trova posto nelle 390 pagine del libro, senza annoiare mai e senza mai far perdere il lettore in formule fisico-matematiche (pure accennate). Una panoramica sulle migliori sale da concerto del mondo e sulle etichette audiophile completano il quadro di un libro che non può mancare nella libreria di ogni appassionato di hi-fi.
È tutto oro quel che luce, dunque? Non proprio. A voler essere analitici fino in fondo (e anche un po’ pignoli) quello che stride è il prezzo di copertina (35 euro) confrontato con la qualità dell’edizione: alcune immagini (evidentemente prese da Internet) sono sgranate e non reggono alla prova della stampa tipografica e, inoltre, in alcune illustrazioni l’uso del colore sarebbe stato sicuramente più efficace. Ma siamo certi che sono state scelte determinate dalla presunta bassa tiratura del volume, che in fin dei conti si rivolge a un pubblico “specializzato” che in Italia rappresenta una “nicchia”. Peccati veniali per un libro che ci auguriamo ottenga il successo che merita, sia per lo sforzo profuso sia – soprattutto – per il notevole risultato raggiunto.
(Massimo Garofalo)