Antipodes DS Music Server
L’Antipodes DS Music Server ha vinto il premio Bits Award per il miglior music server del 2015. Scopriamolo insieme.
Sì, è vero, l’Antipodes DS Music Server è di stretta derivazione informatica (ma quale prodotto dedicato alla musica liquida ad alta risoluzione non lo è?), ma allo stesso tempo ha un’attenzione maniacale atta a soddisfare ogni più recondito desiderio audiofilo, semplicità d’uso compresa.
In un case senza ventole, l’Antipodes DS Music Server lascia intravedere una feritoia dalla funzione inequivocabile: un CD-ripper per grabbare in FLAC non compressi, in DSD o in altri formati PCM i nostri dischetti argentati, da depositare nell’hard disk integrato (disponibile in diversi tagli, ovvero da 1, 2 o 4 TB).
Sul retro ecco un’uscita USB adatta anche ai formati DXD e DSD, più uscita Toslink e coassiale e un’uscita USB espressamente dedicata al back-up (attività da tenere sempre bene a mente) della nostra libreria musicale.
L’alimentatore è esterno, come da migliore tradizione, ma è l’architettura interna il vero cuore pulsante di questo music server; si tratta della terza generazione di quella già in uso nei top di gamma della stessa azienda, i modelli DV e DX, un’architettura che si basa su circuiti in grado di eliminare qualsiasi tipo di grana digitale, quella che le orecchie più fine percepiscono come il “nemico pubblico numero 1” della musica liquida.
L’Antipodes DS Music Server è un music server, lo dice anche nome (!) ma può anche essere usato come streamer DLNA via Ethernet e quindi come render di file allocati su computer o su NAS.
E se fino a ieri per comandarlo bastava una qualsiasi app compatibile col (vecchio, caro) SqueezeBox, ora ne ha anche una dedicata, da usare in alternativa alle classiche BubbleUPnP e PlugPlayer.
Prezzi: $2700 w/1TB HDD, $2890 w/2TB HDD, $3170 w/4TB, w/1TB SSD storage $3600, 2TB SSD $4275, 4TB SSD $5625
Produttore: Antipodes Audio