Blue Moon System di Blue Moon Audio Technology: lo abbiamo ascoltato in anteprima
Blue Moon Audio Technology, ovvero l’HiEnd ai massimi livelli. L’azienda, orgogliosamente italiana, farà il suo debutto internazionale alla fiera di Mosca il prossimo novembre col suo Blue Moon System. Lo abbiamo ascoltato in anteprima.
Blue Moon Audio Technology è l’azienda nata sull’asse Arezzo – Viterbo dalla volontà e dalla trentennale esperienza di Massimo Piantini e Bruno Fazzini, nomi arci-noti da chi bazzica l’HiFi e l’HiEnd italiana e internazionale.
Dopo due anni di ricerca e sviluppo sono ormai pronti sia col loro marchio, Blue Moon Audio Technology, sia col loro prima sistema completo, il Blue Moon System, acquistabile sia come componenti separati sia come impianto completo, soluzione (ovviamente) suggerita dall’azienda.
A fine luglio abbiamo avuto il piacere di spendere una mattinata nella showroom dell’azienda e ascoltare il Blue Moon System in anteprima. Ma prima di darvi le nostro impressioni d’ascolto, vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
Il Blue Moon System comprende tutti i componenti della catena d’ascolto: network player, NAS, DAC, preamplificatore, finale di potenza, diffusori, cavi e anche i tavolini d’appoggio.
Al momento del Blue Moon System sono previste due versioni, la Standard e la Reference, dove quest’ultima si differenzia per il doppio telaio e per l’alimentazione separata.
Cominciamo dal network player. Prende il nome di Half Moon e lavora col suo storage esterno capace di contenere circa 40.000 album ad alta risoluzione. Ovviamente è pienamente compatibile con i file a 24 bit e 192 KHz e remotabile da tablet e smartphone.
Parlavamo del “magazzino” di file. Si chiama Best Storage ed è un NAS composto da 4 hard disk da 8 TB (ovvero capace di contenere 80.000 album a qualità CD e 40.000 ad alta risoluzione).
Il DAC, realizzato col meglio della componentistica disponibile sul mercato, è caratterizzato da un cortissimo cavo di corrente esterno per connettere le due unità (l’alimentazione è esterna).
Il pre è configurato in dual mono e bilanciato; anche in questo caso l’alimentazione è esterna.
I finali di potenza disponibili sono due, rispettivamente da 90 e 200 watt per canale su 8 Ohm. Sono ibridi nella misura in cui adottano la Classe D, ma con alimentazione analogica. È anche disponibile un finale per la Multi Amplificazione.
Abbiamo lasciato per ultimi i diffusori, dato che sono il prodotto più innovativo della serie. Basati su tecnologia Line Source, sono dei dipolo con i woofer separati, in sospensione pneumatica (per evitare le fastidiose code di bassi del bass reflex). Dei regolatori di emissione per woofer, midrange e tweeter (L.C.R. – Level Control Room) consentono di soddisfare le esigenze timbriche di ogni appassionato. Gli LS1 (quelli che abbiamo ascoltato noi) hanno ben 3 tweeter a nastro.
Ovviamente non è pensabile di poggiare tutto questo ben-di-dio su un truciolare qualsiasi. Blue Moon Audio Technology ha così pensato anche ai tavolini, che hanno la loro presa di corrente IEC in ingresso e quattro prese Shuko in uscita per poter alimentare, con cavi corti, le elettroniche che il tavolino sostiene. Tra la presa in ingresso e quella di uscita vi è un filtro di rete passivo contenuto all’interno del mobile. Delle pratiche ruote permettono un facile spostamento in ambiente e sono anche in grado di annullare le deleterie vibrazioni generate dagli apparecchi posti sopra i due piani.
Dimentichiamo qualcosa? Ah, sì, i cavi. Che sono tra i pochissimi in commercio ad adottare la tecnologia dei percorsi paralleli tra i due poli. Il conduttore utilizzato è tra i migliori in assoluto disponibile sul mercato, mentre il dielettrico e la disposizione nello spazio seguono rigide regole matematiche. I risultati ottenuti da questi cavi si pongono ai vertici della categoria.
In una caldissima mattina di luglio abbiamo raggiunto Viterbo per ascoltare questo impianto che sulla carta si pone come un “peso massimo”.
Bruno Fazzini e Massimo Piantini ci spiegano che la filosofia a monte del loro progetto è una e una sola: raggiungere la perfezione della riproduzione della scena sonora in ambiente domestico.
Da quanto abbiamo ascoltato… lo scopo non solo è raggiunto, ma i risultati scatenano entusiasmo. Jazz, classica, organistica: tutti gli strumenti si materializzano davanti a noi come per magia, in pochi attimi e senza nessuno sforzo. A basso volume così come con generose emissioni di watt, il Blue Moon System non muove una piega, fa quello che gli si chiede senza la minima incertezza e – apparentemente – senza sforzo, come fosse la cosa più semplice del mondo.
Ovviamente non potevo resistere e “costringo” i padroni di casa a iniettare nell’impianto robuste dosi di rock: l’assenza di distorsione è tanto sorprendente quanto piacevole.
Il Blue Moon System è un impianto che di primo acchitto non lascia a bocca aperta. Solo dopo qualche minuto ci si accorge del perché: infonde piacere puro, senza ruffianerie, senza “effetti speciali”, solo riproducendo tutto (proprio tutto) quello che è stato inciso nella nostra playlist.
Alla Blue Moon Audio Technology vanno i nostri migliori auguri per un radioso futuro. Se lo meritano.
Produttore: BLUE MOON AUDIO TECHNOLOGY